
Il geco leopardo, il cui nome scientifico è Eublepharis macularius, è uno dei rettili più comunemente allevati da moltissimi anni, sia per la semplicità e robustezza, sia per la moltitudine di colorazioni e disegni selezionati negli anni dall’uomo.
Il luogo di origine di questa specie sono le aree desertiche dell’Asia meridionale, dove è possibile ritrovarlo in alcune zone di Afghanistan, India, Iran e Iraq, qui le temperature possono essere molto variabili e con escursioni termiche elevate durante il corso dell’anno.
DIMENSIONI:
Il geco leopardino alla nascita misura circa 8-9 cm, ma grazie alla sua voracità, se correttamente stabulato, raggiunge in breve tempo la taglia adulta che può arrivare fino ai 25 cm di lunghezza.
TERRARIO:
Considerando le dimensioni raggiunte nell’adulto e l’attività dell’animale, un terrario di 45cm larghezza x 45cm profondità x 45cm altezza può essere idoneo all’allevamento di un singolo esemplare, mentre per una coppia sarà sufficiente un terrario leggermente più grande 60cm larghezza x 45cm profondità x 45cm altezza. Il materiale di costruzione del terrario, essendo un animale semi-deserticolo, può essere legno, vetro o plastica, l’importante è che siano presenti griglie di areazioni sufficienti a permettere un buon ricircolo dell’aria.
ARREDAMENTO:
L’interno del terrario può essere allestito in modo molto semplice e sterile oppure ricreando un ambiente naturale.
Nel primo caso, dei nascondigli posizionati nella zona calda e nella zona più fresca senza altro arredamento interno saranno sufficienti.
Nel caso in cui si voglia invece ricreare un ambiente più naturale potranno essere utilizzate rocce , rami e radici che dovranno essere inseriti successivamente ad un processo di sterilizzazione.
In entrambi i casi è indispensabile fornire all’animale un rifugio dove potersi nascondere ed una tana umida, costituita da una scatola contenente un substrato capace di mantenere l’ umidità relativa elevata (ad esempio sfagno, vermiculite e torba). In questo modo il geco potrà cambiare la pelle in modo corretto e le femmine avranno a disposizione un luogo ideale per la deposizione delle uova.
SUBSTRATO
Il substrato ideale, in particolar modo per gli animali in accrescimento o debilitati, è sicuramente la carta assorbente da cucina, per evitare che si cibino erroneamente del substrato, causando possibili problematiche a livello del sistema digestivo.
Per ricreare un ambiente più naturale, invece, è possibile utilizzare della sabbia mista a torba, pietre e radici per rendere il terrario esteticamente più piacevole.
ILLUMINAZIONE
Sebbene l’uso di lampade specifiche con emissione di raggi UVB, venga spesso considerata superflua nell’allevamento dei gechi leopardini, il mio consiglio, per evitare ogni sorta di problema associato al metabolismo del calcio, in particolar modo per i neofiti, è quello di usare lampade UVB compatte al 5%. Il terrario dovrà essere illuminato tra le 10 e le 14 ore al giorno, in base al periodo dell’anno.
(Vedi alcuni esempi di lampade UVB)
TEMPERATURE
All’interno del terrario è opportuno riuscire a creare una buona escursione termica, prevedendo una zona calda con temperature di circa 28-32 °C e una zona più fresca con circa 20-24°C.
Per riuscire ad ottenere questo gradiente di temperature sarà sufficiente posizionare un sistema di riscaldamento, costituito da un tappetino o cavetto riscaldante situato su 1/3 del fondo del terrario meglio se controllato da un termostato.
(Scopri i nostri cavetti e tappetini riscaldanti)
ACQUA
Fornire una fonte idrica per il geco sarà molto semplice, basta posizionare una ciotola con dell’acqua sempre fresca e pulita di dimensioni e forma adeguate ad evitare annegamenti.
ALIMENTAZIONE
Come per tutti gli animali, un alimentazione equilibrata è alla base di un buono stato di salute. Provvedere ad un alimentazione varia sarà alla base di questo principio. I principali insetti da utilizzare come cibo vivo sono grilli, locuste e blatte, mentre per variare la dieta si potranno utilizzare anche saltuariamente camole del miele, camole della farina.
Per evitare problemi metabolici legati a carenze di calcio, gli insetti andranno spolverati con quest’ultimo 2-3 volte alla settimana e si dovrà mettere sempre a disposizione dell’animale, una ciotolina con calcio in polvere.
COMMENTA IL POST